Il Bello (e il buono) del calcio – Premio Giacinto Facchetti

Anche quest’anno siamo stati il catering ufficiale del Candido Day, durante il quale viene assegnato “Il Bello del Calcio”, il premio intitolato a Giacinto Facchetti e attribuito a chi si distingue per lealtà e correttezza. Quest’anno è toccato a Gianluca Vialli.

In questo 2019 è forse ancora più significativo: ricorre infatti il decennale della morte di Candido Cannavò, lo storico direttore de La Gazzetta dello Sport e ideatore del premio, che per decenni ha cantato le imprese degli atleti-eroi dei nostri tempi e ha raccontato le più belle storie di sport per diffonderne i valori universali. Un caro amico di don Gino e di Comunità Nuova che continua a collaborare con Fondazione Candido Cannavò per lo Sport.

Gianluca Vialli si presentato in Sala Buzzati “orgoglioso e umile” per ricevere il premio Facchetti, alla presenza di tanti amici. Un grande vincitore che si è commosso parlando della lotta che ha intrapreso contro la malattia e che ha raccontato con autoironia molti aneddoti della sua vita calcistica, scambiando battute con Ciro Ferrara, suo compagno alla Juventus, e con Roberto Mancini, amico storico, gemello del gol alla Sampdoria e nella Nazionale.

Un clima positivo nel quale ci è piaciuto immergerci. Affollato come sempre il nostro buffet, dopo la premiazione: tartelle, salumi, timballini di riso in tre colori – rosso, giallo, nero – e risotto con marron glaceé, bottarga di tonno e agrumi (ricetta di Davide Oldani).

Questo è il bello (e il buono) del calcio.